In queste poche righe non c’è nessuna pretesa di spiegare cos’è o come nasce la rosa dei venti. Tutti lo sanno già. Non è nemmeno un nome originale per uno spazio che vorrebbe occuparsi di viaggi. Eppure la rosa dei venti mi ha sempre affascinato, come la bussola, come quegli strumenti che hanno guidato uomini coraggiosi in grandi imprese. In questa Rosa dei Venti ci sono i punti cardinali che caratterizzano i nostri viaggi e i venti delle ispirazioni da cui scaturiscono. La parola “Viaggio” ha un significato etimologico profondo. Il viaggio è “ciò che riguarda la via”, tutto ciò che una persona porta con sé durante il tragitto. Strumenti di ricerca, di conoscenza, di comprensione. La Rosa dei Venti faceva parte di questo bagaglio, si trovava infatti sulle mappe e anche all’interno delle bussole.
Cercheremo in questo spazio di illustrarvi ciò che per noi riguarda la via, quella che abbiamo scelto di percorre. Al Diario di Bordo affideremo le nostre impressioni. Nei Diari di Viaggio ci saranno i racconti che ci hanno affascinato, catturato o più semplicemente permesso di visitare i luoghi con gli occhi del tempo. Attraverso gli Enopaesaggi vorremmo farvi conoscere più da vicino quelli che consideriamo interpreti di un territorio, produttori che conservano la loro terra con amore.
Le Ispirazioni, quelle sono tante, per me spesso si nascondono tra le pagine di un libro, ma possono celarsi in un quadro, una fotografia, una vecchia cartolina, una ricetta…
E infine i Compagni di Viaggio, qualcosa che portiamo con noi o qualcuno che incontriamo nel percorso.
Vorremmo che la Rosa dei Venti fosse uno strumento utile a restituire al viaggio la sua essenza di esperienza introspettiva e meno una “experience” di tendenza. Speriamo vogliate soffermarvi su queste pagine per comprendere cosa per voi riguarda quella via, quel tour che avere scelto di percorrere insieme a noi.
Grazie
Giulia